lunedì 19 ottobre 2015

greeting from Lecce...

(tornati ieri dal Festival di Lecce. Qui trovate un bel po' di immagini e qualche resoconto della bella esperienza - location davvero suggestive, quelle dei cortili barocchi del capoluogo salentino - mentre per l'aggiornamento del blog ci prendiamo qualche giorno ancora: dopo quasi otto anni di ininterrotta attività, stiamo infatti seriamente valutando se chiudere o quanto meno rimodulare questo spazio...)

7 commenti:

Anonimo ha detto...

noo dai non chiudere, passar da qua è una abitudine (°_°)
PIPPO

CREPASCOLO ha detto...

Un reportage davvero interessante. Che cipiglio il baby Calvino tra le mani di Mamma Mameli !

Il fatto che dopo otto anni - di traverso in fondo l'otto è la codifica di infinito - stiate - rispondo al tuo plurale anche se sospetto che i curatori del blog siano solo Omar e The Fonz - pensando di chiudere baracca e burattini è una prova in più, e non richiesta da chi segue abitualmente il vs diario elettronico, di quanto anche la compilazione dei post sia seguita con l'attenzione e la cura che dedicate, tanto x dire, alla redazione di racconti o al salto con la moto sopra lo squalo. E se è vero che si uccide veramente solo quanto amiamo - ieri notte ho cercato di giustiziare una zanzara che considerava il mio cucciolo un ristorante aperto dal crepuscolo all'alba, ma non odiavo veramente quel piccolo vampiro e certamente non gli volevo bene e quindi è ancora in casa mia alive'n'kicking - murare la vs nicchia in rete ha un senso, una direzione e persino un messaggio.
Mi permetto di consigliarvi, nel caso vinca la fazione della rimodulazione, di trasformarlo in una bacheca dove appuntare , quando ne avrete voglia, considerazioni ed informazioni di servizio. Senza che sia aperto uno spazio x la compilazione di post di commento. Questo vi permetterà di dedicare tutte le vs energie alle vs attività primarie, permettendovi nel contempo di sentirvi come quei tali su di una isola deserta che affidano ad una pergamena infilata in una bottiglia lanciata tra le onde le vs comunicazioni.
Avete comunque lasciato un segno in chi vi ha seguito fin qui: posso solo parlare x me, ma non manco mai di cercare di accendere il juke box con un pugno prima di sedermi davanti ad una tovaglia di plastica bisunta nella latteria dei Navigli in cui passo le ore in attesa che l'ispirazione cali sulla mia zucca x dettarmi il romanzo western o eastern ripieno di anti-eroi possibili e birbe incorreggibili che farà di me, prima o poi, una persona che finalmente abbia qualcosa da dire ad un pubblico che lo stia a sentire.
Ciao.

sartoris ha detto...

Caro Crepa sono lieto che tu abbia deciso di mettere per una volta da parte la tua consueta ironia surreale per regalarmi parole sincere (ovvio che il noi siamo io e me... il plurale è in ossequio alla retorica di quel pomposo giornalismo ottocentista che non esiste piu). Semplicemente sto cercando nuovi stimoli, scrivere per un blog richiede energia e dedizione che in questo momento - preso tra nuovi romanzi e progetti in fieri - un pò mi mancano. Ma non ho deciso ancora chiaramente... vedremo. Intanto grazie per l'apprezzamento :-)

@Pippo idem come sopra. Magari mi passa e lascio tutto come sta😆

Anonimo ha detto...

Mi associo a Pippo.
Fabio

sartoris ha detto...

@Fabio vedremo, suvvia, magari basterà diradare un po' i post per trovare nuova linfa :-)
(intanto grazie di esserci, sia come utente che come collaboratore:-)))

LUIGI BICCO ha detto...

Starei volentieri anche io lì a pregarti di non farlo. E un po' lo faccio comunque, anche se in questo periodo, non so perché, sto pensando esattamente la stessa cosa a proposito del blog. Sarà qualcosa che c'è nell'aria, vai a capire... mah.

sartoris ha detto...

@Luigi: mah sai se ricordi ne parlammo di striscio anche in quel nostro incontro agostano, sul fatto che oggettivamente il blog è un po' in decadenza (anche se io non saprei bene con quale altro mezzo sostituirlo, odio facebook e i cinguettii e anche se mi sto appassionando a instagram non è esattamente la stessa cosa); la verità è che in questi anni ho avuto voglia di parlare, di raccontare delle suggestioni che hanno animato il mio lavoro e la mia "poetica" mentre ora, con tutta sincerità, vai tu a sapere se è perché si è concluso un ciclo - ISBN che fallisce, il film rimandato all'infinito - mi sento di voler tornare a ritirarmi al riparo da tutto per tornare a scrivere solo romanzi...

devo un po' decidere, ecco, penso che l'ipotesi suggerita dal buon Crepascolo sia valida, quella di farlo diventare una specie di BACHECA... ci sto pensando :-)))))