lunedì 1 dicembre 2008

La follia di Crumley (incipit)

«Era una bella e tranquilla sera d'estate, nel Montana: l'ultimo sabato di un lungo week-end di softball. Sopra il Mount Sentinel si era levata una luna piena e sfavillante, che bordava di fiamme d'argento le fauci dello Hellgate Canyon, e una striscia di foschia estiva - simile a un rivolo di sangue - le solcava il volto inespressivo, quasi da ebete. Le luci della piscina del motel erano state ridotte al minimo. L'acqua calda dell'idromassaggio sfavillava tutt'attorno come una pentola d'argento liquido. Quel pomeriggio di inizio agosto era stato rovente come una fornace, e all'orizzonte un infuocato spicchio di tramonto ancora bruciava di fiamma feroce giù per le creste frastagliate dell'Ovest, ma l'aria della prima sera si era rinfrescata con tale velocità da far sorgere nebbiosi turbini di vapore nelle acque riscaldate. Per un istante, la luna parve voler mettere la sordina alla notte.»

Una vera follia - James Crumley (Ed. Einaudi)

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